Dora Biondani, Photographer: No Build Zones – Reportage

All’alba dell’8 novembre 2013, il tifone Haiyan, meglio conosciuto nelle Isole Filippine con il nome Yolanda, sconvolse la zona centrale delle isole Visayas.

Il tifone, classificato come categoria 5 (uno dei più potenti a raggiungere la terraferma nella storia recente) scatenò la propria furia distruttrice su sei province dell’arcipelago e sconvolse la vita di oltre il 10% della popolazione delle Isole Filippine.
La maggior parte delle vittime furono conseguenza dell’azione del moto ondoso generato dalla tempesta (morte per annegamento, per collasso degli edifici e di altre strutture o a causa di detriti galleggianti).

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All’alba dell’8 Novembre 2013, il tifone Haiyan, meglio conosciuto nelle Isole Filippine con il nome Yolanda, sconvolse la zona centrale dele isole Visayas.

Al termine della prima fase dei soccorsi immediatamente successivi al passaggio della tempesta, il Presidente delle Filippine dichiarò il divieto di costruzione su un’area complessiva di 40 metri di distanza dalla battigia. A tal proposito, il governo locale fece erigere appositi cartelli per delimitare la cosiddetta “No Build Zones”.

 

La popolazione che vive nella No Build Zones (NBZ), già in condizioni di povertà prima dell’arrivo del tifone, conduce ora un’esistenza ancora più precaria. Senza possibilità di ricostruire la propria casa e senza un sostanziale supporto economico da parte del governo o di organizzazioni non governative, gli abitanti si trovano ad affrontare difficoltà sempre crescenti legate alla mera sopravvivenza.

La fotografa DORA BIONDANI ha lavorato per mesi CON un’organizzazione non governativa nelle zone colpite dal tifone. Il suo progetto fotografico CI MOSTRA LE situazioni difficili di vita quotidiana senza DIMENTICARE un tocco di speranza per il futuro.

Ciò nonostante, gli abitanti della NBZ hanno cercato di ricostruire le loro abitazioni con qualsiasi mezzo, affrontando tutte le difficoltà legate al pagamento dei materiali stessi. In condizioni di scarsa igiene, mancanza di acqua e di elettricità, i sopravvissuti ad Haiyan cercano ogni giorno di migliorare la propria condizione.

La fotografa Dora Biondani ha lavorato per mesi con un’organizzazione non governativa nelle zone colpite dal tifone. Il suo progetto fotografico ci mostra le situazioni difficili di vita quotidiana cercando di cogliere un barlume di speranza per il futuro.

Le sue immagini raccontano una quotidianità ritrovata nonostante le ferite: quelle visibili nelle case e nelle infrastrutture e quelle invisibili, molto più difficili da rimarginare. Un quotidiano fatto di giochi, di riavvio di piccole attività, di momenti di vita inglobati in uno scenario post apocalittico. Tentativi di ritorno alla normalità nella consapevolezza di restare sempre e comunque preda di eventi naturali incontrollabili.

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www.dorabiondani.com